In questa sezione vedremo cos’è il Bus Compressor e come regolarlo per donare ai nostri mix punch e coesione (il famoso effetto glue).

Innanzitutto ci servirà un ottimo Bus Compressor e, per questo, se vi siete persi l’approfondimento di settimana scorsa, cliccate qui e scaricate il TAN COMPRESSOR, uno dei plugin gratuiti migliori di tutta la rete.

Pannello dei controlli e meter

Tan Compressor Acustica Audio

Il Meter indica in db (decibel) la quantità di riduzione applicata dal compressore sul materiale in entrata. 

 

Il Bus Compressor in parole semplici ...

Il compressore non è altro che uno strumento in grado di controllare la dinamica di una traccia audio (singola o stereo).

Cosa significa? Che agisce sulla dinamica: le parti che suonano forte suoneranno un po’ meno forte e quelle che suonano piano guadagneranno volume.  

La threshold (leggete soglia) serve per regolare il punto di ingresso: ruotando la manopola in senso antiorario si “aumenta” la quantità di suono che verrà compressa. La Ratio semplicemente fissa il rapporto tra ciò che (superata la threshold) entra e esce. Esempio: se fisso la threshold per fa passare 6 db di materiale audio in ingresso e regolo la ratio 2:1, in uscita avrò una riduzione “teorica” di 3db. 

Perché una “riduzione teorica”? Perché se il compressore operasse in modo matematico distruggerebbe la musicalità della nostra traccia. Maneggiando del materiale musicale, il compressore non deve attivarsi e disattivarsi istantaneamente, diversamente va regolato perché segua la musica che deve processare.

Perché tante regolazioni nei tempi di attacco e di rilascio? Perché la musica non è tutta uguale.

Ogni strumento o mix ha una dinamica interna diversa. Pensate alla melodia di un violino, attacco morbido, coda lunga; pensate invece al suono di una rullante, l’esatto opposto, attacco istantaneo, coda breve. E pensate addirittura a un brano mixato, alla complessità che contiene e a come essa può variare a seconda dei generi e delle velocità.

Semplifichiamoci la vita.

Tempi di attacco corti tendono a comprimere i transienti veloci perché il compressore, una volta superata la threshold, non lascia passare nulle e inizia comprimere. Al contrario tempi medi o medio-lunghi tendono a non comprimere i transienti.

Tempi di rilascio corti regalano maggiore ritmo ma con piccoli db di compressione (a valori elevati introducono molta distorsione). Tempi lunghi sono più gentili e meno udibili ma possono letteralmente “uccidere” le micro-dinamiche, perché di fatto il compressore rimane sempre attivo.

Regolazioni del Bus Compressor

Di seguito vi propongo 2 regolazioni che potrete sperimentare sul vostro Bus Compressor applicato sul Master di uscita. La prima è un ottimo punto di partenza da applicare sul vostro mix, la seconda è una regolazione abbastanza classica utilizzata nei banchi SSL a partire dagli anni ’70.

NON SUPERATE i 2-3 db di compressione. L’obiettivo è ottenere il “famoso Glue” che incolla gli strumenti tra loro creando la coesione tipica di un buon mix. Per questo regolate la THRESHOLD per ultima.

Starting Point

Classic Bus Compressor

Queste regolazioni possono rappresentare un ottimo riferimento ma sta a voi sperimentare e adattarle al materiale che state mixando

Prima di terminare due spunti utili. Cosa dovreste vedere e udire?

Dovreste vedere il meter che  si muove ritmicamente tra lo 0 e i 3 db di compressione. A ritmo di musica, senza sosta e seguendo i transienti. 

Dovreste ascoltare una maggiore coesione dei vari strumenti, avere la percezione di una migliore definizione e che il mix appaia più “grosso”.

Fate attenzione a non rovinare i transienti del vostro brano (cassa e basso soprattutto). 

Avete provato a ...

Avete provato a comprimere 10-15db un Drum Bus (una batteria intera) e poi a ruotare la manopola di dry/wet?

Se vi va fateci sapere cosa succede!